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- La Lombardia intercetta oltre il 60% delle richieste di Data Center nazionali.
- Investimenti stimati in 10 miliardi di euro nei prossimi due anni.
- Potenza installata in Italia in crescita del 17% rispetto al 2024.
La Lombardia si trova al centro di una trasformazione digitale senza precedenti, con un’impennata di richieste per l’insediamento di Data Center. Questi centri, veri e propri cuori pulsanti dell’era digitale, sono fondamentali per supportare le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale. La regione, che intercetta oltre il *60% delle richieste a livello nazionale, si pone come protagonista di questa evoluzione. Tuttavia, questa crescita esponenziale solleva interrogativi cruciali riguardo al consumo energetico e alla gestione delle risorse idriche, elementi essenziali per il raffreddamento delle infrastrutture.
La giunta regionale, guidata dal presidente Attilio Fontana, ha risposto a questa sfida con un Progetto di Legge (PdL) volto a colmare un vuoto normativo e a fornire un quadro di riferimento certo per lo sviluppo del settore. L’obiettivo è duplice: da un lato, favorire la crescita di un comparto strategico per l’economia regionale; dall’altro, mitigare l’impatto ambientale e garantire un utilizzo sostenibile delle risorse.

Un Boom da 10 Miliardi di Euro: Investimenti e Consumi Energetici
L’interesse per i Data Center in Italia è testimoniato da un afflusso di capitali stimato in 10 miliardi di euro nei prossimi due anni. Questo boom di investimenti, per il 70% di provenienza internazionale, è trainato dalla crescente domanda di potenza di calcolo necessaria per l’addestramento e l’operatività dei modelli di intelligenza artificiale.
Tuttavia, questa corsa all’oro digitale presenta delle criticità. La concentrazione dei Data Center nell’area di Milano e in Lombardia rischia di saturare la rete elettrica, con una domanda di energia che supera i 40 Gigawatt. La continuità operativa, essenziale per servizi basati su transazioni continue e sensibili, potrebbe essere compromessa da eventuali blackout.
L’Osservatorio Data Center del Polimi stima che la potenza installata in Italia superi di poco i 500 MW, con una crescita del 17% rispetto al 2024. Entro il 2026, si prevede che questa cifra possa avvicinarsi ai 900 MW. Un aumento significativo che richiede un’attenta pianificazione e un potenziamento delle infrastrutture energetiche.
- 🚀 Ottima iniziativa della Lombardia per regolamentare i Data Center......
- ⚠️ La concentrazione di Data Center a Milano è un problema serio......
- 🤔 Ma se l'IA consuma così tanto, non dovremmo ripensare il modello...?...
L’Impronta Energetica dell’Intelligenza Artificiale: un Paradosso Sostenibile?
La digitalizzazione, spesso percepita come un’attività immateriale e a basso impatto ambientale, rivela una realtà ben diversa. Uno studio pubblicato su Nature Sustainability ha evidenziato l’elevato fabbisogno energetico dei modelli di intelligenza artificiale. L’addestramento di un sistema di ultima generazione può richiedere fino a 10 GWh, equivalenti al consumo annuale di migliaia di famiglie.
Ma non è solo l’addestramento a consumare energia. Anche l’operatività quotidiana dei modelli, con le continue richieste di immagini, testi e report, comporta un consumo significativo di risorse. Un’unica intensa sessione per la creazione di immagini può richiedere diverse decine di kilowattora, se si considerano i consumi di server, il raffreddamento e il trasferimento dei dati.
Questo paradosso energetico solleva interrogativi sulla sostenibilità dell’intelligenza artificiale. Se da un lato l’IA può ottimizzare i consumi e progettare edifici più efficienti, dall’altro il suo sviluppo richiede un’enorme quantità di energia. La sfida è trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica e responsabilità ambientale.
Verso un Futuro Sostenibile: Regolamentazione, Innovazione e Consapevolezza
La Lombardia si pone all’avanguardia nella regolamentazione del settore dei Data Center, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile e responsabile. Il Progetto di Legge prevede il coordinamento tra i diversi attori istituzionali, tempi certi per l’approvazione dei progetti e omogeneità sul territorio regionale.
Tra gli obiettivi principali del PdL vi sono la gestione dell’elevato consumo energetico, con l’incentivo all’utilizzo di fonti rinnovabili e il riutilizzo del calore prodotto; la limitazione del consumo di suolo agricolo, con un maggior contributo di costruzione da destinare a misure compensative di riqualificazione urbana e territoriale; e la promozione di tecnologie alternative all’utilizzo dell’acqua per il raffreddamento.
L’innovazione tecnologica gioca un ruolo fondamentale nella riduzione dell’impatto ambientale dei Data Center. L’utilizzo di fibra cava, in cui il segnale viaggia nel vuoto anziché nel vetro, consente velocità di trasmissione superiori e un minor consumo energetico. La consapevolezza dei consumatori è altrettanto importante. Ogni richiesta lanciata verso l’intelligenza artificiale comporta un consumo di energia che va considerato. Un approccio più consapevole e responsabile può contribuire a ridurre l’impronta ecologica della digitalizzazione.
Intelligenza Artificiale e Consapevolezza Energetica: un Binomio Indissolubile
Amici lettori, spero che questo viaggio nel mondo dei Data Center e dell’intelligenza artificiale vi abbia illuminato su un tema cruciale per il nostro futuro. Forse non tutti sanno che dietro ogni nostra interazione digitale, ogni ricerca su internet, ogni immagine generata dall’IA, si cela un consumo di energia significativo.
Una nozione base di intelligenza artificiale che si lega a questo tema è il concetto di efficienza algoritmica. Un algoritmo efficiente è in grado di svolgere un compito con il minor numero di operazioni possibili, riducendo così il consumo di energia. Allo stesso modo, una nozione più avanzata è l’utilizzo di reti neurali sparse*, che simulano il funzionamento del cervello umano e richiedono meno risorse computazionali rispetto alle reti neurali dense.
Ma al di là degli aspetti tecnici, ciò che conta è la nostra consapevolezza. Ogni volta che utilizziamo l’intelligenza artificiale, dovremmo chiederci se la nostra richiesta è davvero necessaria e se possiamo ottenere lo stesso risultato con un approccio più efficiente. Come diceva Antoine de Saint-Exupéry, “Siamo responsabili di ciò che addomestichiamo”. E l’intelligenza artificiale, in fondo, è una creatura che abbiamo addomesticato e che dobbiamo imparare a gestire con saggezza e responsabilità.
- Linee guida regionali sui procedimenti autorizzatori per progetti di data center.
- Comunicato stampa sull'approvazione del Progetto di Legge sui Data Center.
- Dati e analisi sull'infrastruttura dei Data Center in Italia.
- Sito ufficiale di Nature Sustainability, fonte dello studio sull'impatto energetico dell'IA.








