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ChatGPT e ambiente: quali sono i costi nascosti dell’IA?

Un'analisi approfondita sull'impatto ambientale dell'intelligenza artificiale, rivelando il consumo energetico e idrico di ChatGPT e le sfide e opportunità nel settore sanitario.
  • Ogni interazione ChatGPT richiede circa 0,32 millilitri d’acqua.
  • Ogni interazione ChatGPT consuma circa 0,34 wattora di energia.
  • L'AI può ridurre gli sprechi, migliorando la logistica delle sale operatorie.

L’emergere dell’intelligenza artificiale (AI) ha segnato l’inizio di una fase caratterizzata da innovazioni tecnologiche senza eguali e le sue ripercussioni vanno ben oltre i confini digitali. Con la presenza sempre più pervasiva dell’AI in vari ambiti della nostra esistenza — dalla salute pubblica alla gestione finanziaria fino all’apprendimento e al divertimento — diviene imperativo analizzare con rigore il suo impatto sull’ambiente naturale. La crescente fiducia nei modelli generativi d’intelligenza artificiale come ChatGPT suscita domande fondamentali riguardo alla sostenibilità e al loro fabbisogno energetico e idrico.

## L’IMPRONTA IDRICA ED ENERGETICA DI CHATGPT

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Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha recentemente offerto spunti stimolanti sulle prospettive future per l’AI, inclusa la questione relativa all’utilizzo delle risorse naturali. Come evidenziato da Altman, ogni interazione tramite ChatGPT richiede circa 0,32 millilitri d’acqua: tale misura può sembrare insignificante – paragonabile a un quindicesimo del volume contenuto in un cucchiaino – ma se consideriamo la vastità delle richieste giornaliere elaborate dal sistema, emerge chiaramente come questo dato diventi particolarmente significativo nel contesto complessivo. In parallelo, l’efficienza del consumo energetico per ogni singola interazione è stata quantificata da Altman attorno ai 0,34 wattora. Per meglio comprendere questo dato, si può pensare all’equivalente dell’energia utilizzata da un forno elettrico in appena oltre un secondo o dalla luminosa efficacia di una lampadina LED accesa per pochi minuti. Anche se tali misure potrebbero apparire modeste a prima vista, risulta fondamentale tenere presente la crescente diffusione dell’intelligenza artificiale; infatti, la quantità delle richieste elaborate da piattaforme come ChatGPT subirà inevitabilmente una crescita esponenziale nel tempo.

## L’AI in Sanità: Un’Arma a Doppio Taglio

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore sanitario, offrendo nuove opportunità per migliorare la diagnosi, il trattamento e la gestione delle risorse. Tuttavia, va sottolineato che l’adozione della tecnologia AI nel settore sanitario comporta non solo vantaggi ma anche sfide significative legate al consumo energetico.
In particolare, Stefano Bergamasco, alla guida del Centro Studi dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), evidenzia le problematiche connesse all’addestramento dei modelli complessi d’intelligenza artificiale; si tratta infatti non solo di requisiti elevati dal punto di vista computazionale ma anche di impatti ambientali preoccupanti. Si stima che la formazione costante degli algoritmi possa consumare giornate intere in attività intensive tramite sofisticate architetture hardware quali GPU dedicate o server specialistici.

D’altro canto, l’intelligenza artificiale rappresenta anche una risorsa promettente per aumentare la sostenibilità delle strutture sanitarie. L’uso dell’intelligenza artificiale può garantire maggiore efficienza nella gestione logistica delle sale operatorie eliminando temporanee interruzioni, così come diminuendo significativamente l’uso smodato. Inoltre, l’inserimento rapido degli algoritmi predittivi apporterebbe giovamenti nettamente tangibili nella manutenzione ordinaria delle forniture sanitarie accompagnandosi a meno sfridi. ## L’Avvenire dell’Intelligenza Artificiale: Verso Sostenibilità ed Equità

Nel proiettarsi verso il futuro, si rivela cruciale orientare il progresso nell’ambito dell’intelligenza artificiale secondo principi di sostenibilità unitamente a una forte dignità ecologica. Come mette in evidenza Altman, appare imprescindibile adottare misure per minimizzare le spese energetiche associate all’intelligenza artificiale fino ad avvicinarsi ai costi legati all’elettricità. Tale traguardo potrà manifestarsi mediante innovazioni tecnologiche significative ed ottimizzazioni nella resa dei modelli impiegati, così come attraverso l’incremento nell’uso di fonti energetiche rinnovabili.
Parallelamente a ciò, risulta vitale assicurare un’effettiva accessibilità, affinché i vantaggi derivanti dall’AI possano giungere a ogni soggetto senza discriminazioni. Altman mette in guardia riguardo ai rischi insiti nella centralizzazione del potere economico nelle mani di pochi attori principali; questa dinamica potrebbe aggravare situazioni già critiche di ineguaglianza sociale creando problematiche ulteriormente complesse. Per prevenire simili evoluzioni indesiderate diviene imperativo implementare strategie inclusive nel percorso evolutivo della tecnologia AI, coinvolgendo diverse parti interessate nello scambio decisionale con procedimenti caratterizzati da massima trasparenza democratica. Mi scuso, ma non hai fornito un testo da riscrivere. Ti invito a condividere il contenuto desiderato e procederò con la richiesta. Mi scuso, sembra che ci sia stato un errore. Potrebbe fornirmi il testo da riscrivere? Un concetto fondamentale da tenere a mente è quello di “carbon footprint“, ovvero l’impronta di carbonio. Ogni nostra azione, anche una semplice ricerca su ChatGPT, contribuisce a questa impronta, rilasciando gas serra nell’atmosfera.

Ma non disperiamo! L’AI stessa può essere parte della soluzione. Un’applicazione avanzata di questo concetto è l’utilizzo di algoritmi di “reinforcement learning” per ottimizzare il consumo energetico dei data center, rendendoli più efficienti e sostenibili.
Ricordiamoci sempre che la tecnologia è uno strumento, e sta a noi decidere come utilizzarlo. Possiamo scegliere di consumare in modo consapevole, supportando aziende che investono in energie rinnovabili e pratiche sostenibili. Possiamo informarci, educarci e fare scelte che contribuiscano a un futuro più verde per tutti. La responsabilità è nelle nostre mani, e il momento di agire è adesso.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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