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- Il seminario ha visto 50 esperti discutere l'uso etico dell'IA.
- Richiesto un quadro globale vincolante per la regolamentazione dell'IA.
- Creata la Rete IA dell'America Latina per lo Sviluppo Umano.
Il 16 e 17 ottobre 2025, la Casina Pio IV in Vaticano ha ospitato un evento di portata globale: un seminario organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali (PASS) dal titolo emblematico “Digital Rerum Novarum: un’Intelligenza Artificiale per la pace, la giustizia sociale e lo sviluppo umano integrale”. Cinquanta esperti provenienti da diverse discipline si sono riuniti per confrontarsi sull’uso etico e responsabile dell’intelligenza artificiale, una tecnologia che sta rapidamente trasformando il nostro mondo.
Un Nuovo Umanesimo Digitale
L’incontro ha posto l’accento sulla necessità di un nuovo umanesimo digitale, capace di guidare lo sviluppo e l’implementazione dell’IA verso obiettivi di pace, giustizia e inclusione. Un punto cruciale emerso dalle discussioni è stata la ferma opposizione alla corsa agli armamenti nel settore dell’IA, un monito che riecheggia l’appello di Papa Leone XIV per un “audace disarmo”. Gli esperti hanno sottolineato l’urgenza di armonizzare le diverse iniziative di regolamentazione dell’IA in un quadro globale vincolante, dotato di meccanismi di controllo e sanzioni efficaci, sotto la supervisione di un’istituzione adeguata all’era digitale.

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Sfide e Opportunità per il Futuro del Lavoro
Un altro tema centrale del seminario è stato il futuro del lavoro nell’era dell’IA. Gli esperti hanno analizzato la questione da una prospettiva di giustizia sociale tecnologica, evidenziando la necessità di un patto tra lavoratori, imprenditori, comunità scientifica e Stato per garantire una distribuzione equa dei benefici derivanti dall’applicazione dell’IA. Tra le idee discusse, sono emerse proposte rivoluzionarie come un introito minimo per tutti e un capitale di partenza universale, parallelamente a strategie volte a potenziare le filiere produttive globali, assicurando che i progressi tecnologici siano considerati un bene comune e diffusi in modo equo. Si è inoltre affrontato il tema della necessità di disporre di dati che salvaguardino la privacy e rispecchino la ricchezza culturale, geografica e sociale, insieme alla potenza di calcolo, alla connettività, all’accesso all’energia elettrica, alla resilienza informatica, alla gestione dei rischi e a un adeguato bagaglio di competenze professionali.
La Rete IA dell’America Latina per lo Sviluppo Umano Integrale
Un risultato tangibile del seminario è stata la costituzione della Rete IA dell’America Latina per lo Sviluppo Umano Integrale. Questa rete, nata sotto l’egida della PASS e con il supporto di numerose istituzioni accademiche e organizzazioni internazionali, si propone di integrare l’applicazione dell’IA tenendo conto del “grido dei poveri” e promuovendo politiche produttive integrali ispirate a un’ecologia integrale. Per facilitare la condivisione del sapere, l’esame delle difficoltà attuative e l’ampio coinvolgimento delle istituzioni regionali, la rete organizzerà periodicamente incontri, con l’intento di assicurare che “le macchine più innovative siano al servizio delle persone, e non viceversa”.
Verso un’IA Etica e Inclusiva: Un Imperativo Morale
Il seminario “Digital Rerum Novarum” ha rappresentato un momento di riflessione profonda e di confronto costruttivo sul ruolo dell’intelligenza artificiale nel futuro dell’umanità. Gli esperti hanno lanciato un appello pressante per un’IA etica e inclusiva, capace di promuovere la pace, la giustizia sociale e lo sviluppo umano integrale. La creazione della Rete IA dell’America Latina rappresenta un passo concreto in questa direzione, un impegno a mettere la tecnologia al servizio del bene comune, con particolare attenzione ai più vulnerabili. È fondamentale che la comunità internazionale si unisca in questo sforzo, per garantire che l’IA diventi uno strumento di progresso e non di divisione e disuguaglianza.
Amici lettori, riflettiamo un attimo su cosa significa tutto questo. L’intelligenza artificiale, con la sua capacità di apprendere e adattarsi, è un esempio lampante di machine learning. Ma il machine learning, per quanto potente, è solo uno strumento. La vera sfida è come lo usiamo. Come società, dobbiamo assicurarci che l’IA sia sviluppata e utilizzata in modo etico e responsabile, tenendo conto dei bisogni di tutti, specialmente dei più vulnerabili.
E qui entra in gioco un concetto più avanzato: l’AI alignment. Questo campo di ricerca si concentra sull’allineamento degli obiettivi dell’IA con i valori umani. In altre parole, come possiamo essere sicuri che l’IA farà ciò che vogliamo che faccia, e non qualcosa di inaspettato o addirittura dannoso?
La risposta non è semplice, ma è una domanda che dobbiamo porci. Perché, alla fine, il futuro dell’IA è il futuro dell’umanità. E sta a noi decidere che tipo di futuro vogliamo.








