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- Mercato digital procurement: da 6,67 miliardi $ (2022) a 13,8 miliardi $ (2029).
- 33% aziende italiane esplora l'AI nel procurement.
- Impatto AI: raddoppio ROI, performance fino a 5 volte superiori.
L’intelligenza artificiale (AI) sta rapidamente trasformando il panorama del procurement, offrendo alle aziende strumenti innovativi per ottimizzare i processi di approvvigionamento, migliorare l’efficienza e prendere decisioni più informate. Questo cambiamento epocale non è solo una tendenza, ma una vera e propria necessità operativa per le imprese che desiderano rimanere competitive in un mercato globale in continua evoluzione.
L’ascesa dell’AI nel procurement: numeri e tendenze
Il mercato delle soluzioni di digital procurement, che include strumenti basati su algoritmi di AI, ha raggiunto un valore di 6,67 miliardi di dollari nel 2022, con una previsione di crescita fino a 13,8 miliardi di dollari entro il 2029. Questo dato, fornito da Fortune Business Insights, evidenzia un tasso di crescita annuo composto del 10,9%, testimoniando l’interesse crescente delle aziende verso queste tecnologie.
In Italia, l’adozione dell’AI nel procurement è in fase di espansione. Uno studio del Procurement Lab di SDA Bocconi ha rivelato che il 33% delle aziende italiane sta esplorando attivamente le potenzialità dell’AI nei processi di acquisto, spesso collaborando con società di consulenza, fornitori di software e altri attori della supply chain. Tra le grandi imprese, il 53% ha già acquistato licenze di Gen AI, mentre il 66% dei Chief Procurement Officer (CPO) considera questa tecnologia una “high priority”.
L’impatto dell’AI nel procurement si traduce in un raddoppio del ritorno sull’investimento rispetto ai metodi tradizionali, con alcune aziende che hanno registrato performance fino a cinque volte superiori. Questo miglioramento è attribuibile alla capacità dell’AI di analizzare grandi volumi di dati, automatizzare attività ripetitive e fornire insight preziosi per la presa di decisioni strategiche.
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Le applicazioni pratiche dell’AI nel procurement
L’AI trova applicazione in diverse fasi del processo di procurement, tra cui:
Vendor Management: L’AI automatizza la selezione e la valutazione dei fornitori, incrociando in tempo reale le esigenze progettuali con le competenze e le esperienze documentate.
*eSourcing & Tender Management: L’AI facilita la gestione delle gare d’appalto, analizzando i dati e identificando i fornitori più adatti per ciascuna esigenza.
*Contract Management: L’AI semplifica la gestione dei contratti, monitorando le scadenze, verificando la conformità e identificando potenziali rischi.
*Spending Analysis: L’AI analizza i dati di spesa, individuando trend, anomalie e opportunità di risparmio.

Le tecnologie che stanno impattando il sourcing IT includono algoritmi di skill-matching, sistemi di pre-screening pilotati da AI e l’integrazione dell’AI con la Blockchain per garantire la tracciabilità delle esperienze pregresse dei fornitori.
Sfide e opportunità nell’adozione dell’AI
Nonostante i numerosi vantaggi, l’adozione dell’AI nel procurement presenta anche delle sfide. Tra i maggiori ostacoli emersi, spiccano:
La scarsa qualità dei dati disponibili. Il gap di competenze analitiche.
La difficile integrazione con i sistemi ERP e le piattaforme legacy esistenti. Le preoccupazioni in tema di privacy e sicurezza.
Per superare queste sfide, è fondamentale adottare un approccio “human-in-the-loop”, in cui la tecnologia supporta ma è la persona a validare e governare il processo di acquisto. È essenziale garantire la trasparenza degli algoritmi, la tracciabilità delle decisioni e la gestione delle “allucinazioni” dell’AI, evitando che portino a decisioni arbitrarie o esclusioni immotivate di fornitori validi.
Verso un procurement più intelligente e responsabile
L’intelligenza artificiale sta trasformando il procurement in un processo più efficiente, trasparente e strategico. Le aziende che sapranno sfruttare al meglio le potenzialità dell’AI saranno in grado di migliorare la qualità delle decisioni, ridurre i costi, mitigare i rischi e creare partnership più solide con i fornitori.
L’alba di una nuova era: il procurement aumentato
In conclusione, l’avvento dell’intelligenza artificiale nel procurement non rappresenta una semplice evoluzione tecnologica, bensì una vera e propria rivoluzione che sta ridefinendo il modo in cui le aziende gestiscono i propri approvvigionamenti. L’AI non è destinata a sostituire l’elemento umano, ma piuttosto a potenziarlo, creando un modello di “procurement aumentato” in cui le capacità analitiche e decisionali delle persone sono amplificate dalla potenza degli algoritmi.
Immagina di avere a disposizione uno strumento in grado di analizzare in tempo reale milioni di dati, identificare i fornitori più affidabili, prevedere le fluttuazioni del mercato e ottimizzare i costi di approvvigionamento. Questo è ciò che l’AI può offrire al procurement, trasformando un processo spesso complesso e laborioso in un’attività strategica e orientata al valore.
Per comprendere appieno il potenziale di questa trasformazione, è utile introdurre due concetti chiave dell’intelligenza artificiale: il machine learning e il deep learning*. Il machine learning è un approccio che consente ai sistemi di apprendere dai dati senza essere esplicitamente programmati, migliorando le proprie prestazioni nel tempo. Il deep learning, una branca del machine learning, utilizza reti neurali artificiali con molteplici livelli per analizzare i dati in modo più sofisticato e scoprire pattern nascosti.
Questi concetti, applicati al procurement, possono portare a risultati sorprendenti. Ad esempio, un sistema di machine learning può analizzare i dati di spesa passati per identificare le aree in cui è possibile ottenere risparmi, mentre un sistema di deep learning può prevedere le interruzioni della supply chain e suggerire strategie di mitigazione del rischio.
Tuttavia, è importante ricordare che l’AI è solo uno strumento. Il successo dell’adozione dell’AI nel procurement dipende dalla capacità delle aziende di integrare questa tecnologia con le proprie strategie, processi e competenze. È necessario investire nella formazione del personale, garantire la qualità dei dati e adottare un approccio etico e responsabile all’utilizzo dell’AI.
In definitiva, l’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità straordinaria per trasformare il procurement in un motore di innovazione e crescita per le aziende. Sta a noi cogliere questa opportunità e plasmare un futuro in cui la tecnologia e l’ingegno umano collaborano per creare un mondo più efficiente, sostenibile e prospero.
- Analisi di Fortune Business Insights sul mercato del software di procurement.
- Attività del Procurement Lab di SDA Bocconi, focus della ricerca citata.
- Approfondimento sull'utilizzo dell'AI per ottimizzare i rapporti con i fornitori.
- TeamSystem approfondisce l'AI nel contract management, utile per la gestione contratti.