E-Mail: redazione@bullet-network.com
- La Cina punta a superare i 140 miliardi di dollari in investimenti IA entro il 2030.
- Prevista una triplicazione della produzione annuale di dati entro il 2027.
- Alibaba presenta modelli Qwen3 addestrati su quasi 36 trilioni di token.
La riscossa cinese nell’intelligenza artificiale e la sfida al dominio occidentale
Il panorama globale dell’intelligenza artificiale sta vivendo un momento di grandissimo fermento, con la Cina che si
impone sempre più come un attore di primaria importanza, mettendo in discussione la leadership detenuta finora dai paesi
occidentali. Questa ascesa non è casuale, ma il frutto di una pianificazione strategica a lungo termine e di investimenti
massicci. Già nel 2017, con il documento programmatico “Next Generation AI Development Plan”, la Cina ha delineato
chiaramente l’obiettivo di diventare la nazione leader nel campo dell’intelligenza artificiale entro il 2030.
Investimenti Cinesi in IA: La Cina ha messo a segno progressi straordinari per superare i 140 miliardi di dollari entro il
2030, con l’industria dell’IA e settori correlati che potrebbero raggiungere 1,4 trilioni di dollari. [Agenda Digitale, 2025]
Questo ambizioso traguardo è sostenuto da una visione onnicomprensiva che abbraccia diversi aspetti: dalla visione
strategica a livello nazionale alla creazione di un ecosistema favorevole all’innovazione. La governance gioca un ruolo
fondamentale, con normative adattive che cercano un equilibrio tra la spinta all’innovazione e le esigenze di sicurezza e
controllo. Politiche come i “Next Generation Al Governance Principles” del 2019 e il “AI Code of Ethics” del 2021
testimoniano l’attenzione del governo cinese verso un impiego responsabile dell’IA, sebbene le critiche riguardo la
censura e il controllo sui dati rimangano un elemento di dibattito internazionale.
Un fattore cruciale che abilita questa rapida crescita è rappresentato dagli investimenti in infrastrutture. La Cina ha
puntato fortemente sullo sviluppo di reti 5G estese, data center ad alta capacità e robuste strutture di cloud computing.
Queste infrastrutture forniscono la base tecnologica necessaria per addestrare e implementare modelli di intelligenza
artificiale su larga scala, un requisito fondamentale per competere a livello globale.
Inoltre, la disponibilità di dati rappresenta un vantaggio significativo per la Cina. In virtù della sua posizione come
nazione con la più alta concentrazione di utenti online globalmente, la Cina produce una mole considerevole di dati.
Questa abbondanza crea condizioni ideali per lo sviluppo e l’ottimizzazione di modelli innovativi. Le proiezioni indicano
che la massa annua dei dati in Cina passerà dai 24 zettabyte registrati nel 2022 fino a raggiungere i 77 zettabyte entro il
2027. [ISPI, 2025] Questa abbondanza di dati, combinata con la capacità di utilizzarli in processi di machine learning,
conferisce alla Cina un potenziale di sviluppo notevole.
Crescita dei dati: La Cina prevede di triplicare la produzione annuale di dati entro il 2027, confermando la capacità di
alimentare modelli IA avanzati. [Agenda Digitale, 2025]
Il settore energetico, sebbene la domanda di energia per l’IA sia consistente, vede la Cina all’avanguardia nelle energie
rinnovabili, continuando a investire in nuove applicazioni e sfruttando la vastità del proprio territorio. Negli ultimi tempi,
si è assistito a un notevole aumento degli sforzi governativi, mirati a potenziare l’efficienza energetica durante il
processo di addestramento dei modelli. Questa iniziativa fa affidamento su risorse di tipo rinnovabile. [DeepSeek, 2025]
Infine, un elemento distintivo della strategia cinese è l’enfasi sulla formazione del talento. Centinaia di università offrono
specializzazioni in intelligenza artificiale, e una parte significativa dei migliori ricercatori mondiali in questo campo ha
sede in Cina. Istituzioni come la Tsinghua University giocano un ruolo chiave nel promuovere l’innovazione e
l’imprenditorialità.
Questa combinazione di fattori ha portato alla nascita di aziende “campioni nazionali” nel settore dell’IA, selezionate e
supportate dal governo. Inizialmente erano 15 e comprendevano nomi altisonanti come Baidu, Tencent, Alibaba,
SenseTime e iFlutek, ognuna focalizzata su aree specifiche. Negli anni, la lista si è ampliata includendo aziende come
Huawei, Pingan, Hikvision, JD.com, Megvii, Qihoo 360, TAL Education Group e Xiaomi, a riprova dell’importanza
crescente del settore nell’economia cinese.
Le tigri dell’IA cinese e la sfida ai modelli occidentali
Oltre ai “campioni nazionali”, negli ultimi anni è emersa una nuova ondata di startup cinesi nel campo dell’intelligenza
artificiale generativa, soprannominate “tigri dell’IA”. Queste aziende stanno guadagnando rapidamente terreno, sfidando
direttamente i modelli sviluppati dai colossi tecnologici occidentali come OpenAI e Google.
Esempi delle ‘tigri dell’IA’:
- Zhipu AI: Riconosciuta come la più importante startup di IA generativa, con un focus sull’intelligenza artificiale
generale (AGI). - Baichuan AI: Famosa per i suoi progressi nei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM).
- Moonshot AI: Conosciuta per l’elaborazione di testi lunghi con il chatbot Kimi.
- DeepSeek: Nota per il suo approccio open-source nel concorrere nel mercato dell’IA.
Il successo della startup DeepSeek ha catturato l’attenzione globale, tant’è che ha sorpassato altre app, diventando l’app
gratuita più scaricata negli Stati Uniti. [EconomyUp, 2025] Questa impennata ha portato a un calo significativo dei titoli di
aziende come Nvidia, evidenziando la potenzialità dirompente delle aziende di IA cinesi nel mercato tecnologico.
[DeepSeek, 2025]
DeepSeek si è fatta notare non solo per le sue prestazioni, ma anche per il suo approccio open-source, che la differenzia
dai modelli tradizionali, permettendole di essere accessibile e adattabile. [ISPI, 2025] Ciò rappresenta una sfida significativa
per le aziende occidentali che hanno tradizionalmente adottato modelli di business chiusi. L’impresa ha evidenziato la
possibilità di sviluppare modelli estremamente efficaci anche in presenza di risorse contenute. [Wired, 2025]
Un’azienda che sta facendo passi da gigante e che merita una menzione particolare è Alibaba. Il colosso dell’e-commerce
ha recentemente presentato la famiglia di modelli Qwen3, che l’azienda dichiara essere in grado di competere con le
migliori soluzioni di Google e OpenAI. La disponibilità di gran parte di questi modelli con licenza open source su
piattaforme come Hugging Face e GitHub testimonia la volontà di Alibaba di contribuire all’ecosistema open.
I modelli Qwen3 presentano caratteristiche tecniche avanzate, inclusa la capacità di “ragionare” su problemi complessi e
di supportare un elevato numero di lingue (ben 119). L’addestramento su un dataset vastissimo di quasi 36 trilioni di token
ha contribuito a migliorare significativamente le loro capacità rispetto alle versioni precedenti. [Agenda Digitale, 2025]
La competizione USA-Cina e le sue implicazioni geopolitiche
La crescente competizione tra Stati Uniti e Cina nel campo dell’intelligenza artificiale va ben oltre la sfera tecnologica ed
economica, assumendo connotazioni geopolitiche di primaria importanza. Questa rivalità è ormai definita da alcuni come
una vera e propria “guerra fredda” dell’intelligenza artificiale, con ripercussioni significative sull’equilibrio di potere
globale.
Gli Stati Uniti, consapevoli del rischio di perdere il loro primato tecnologico, stanno adottando una strategia basata sia sul
mantenimento di un vantaggio attraverso l’innovazione accelerata, sia su misure difensive volte a ostacolare lo sviluppo
cinese. Controlli sulle esportazioni, restrizioni agli investimenti e sanzioni mirate, come quelle imposte a Huawei, sono
strumenti utilizzati da Washington per limitare l’accesso della Cina a tecnologie critiche, in particolare ai semiconduttori
avanzati prodotti da aziende come Nvidia e AMD.
Strategia USA: Gli Stati Uniti mirano a congelare la produzione di chip in Cina, limitando così la capacità di
quest’ultima di addestrare modelli di intelligenza artificiale sempre più avanzati. [Online Sim, 2025]
Questo approccio, sebbene mitigato da recenti sviluppi, ha portato a una reazione energica da parte della Cina, la quale sta
spingendo per l’autosufficienza tecnologica e per migliorare l’innovazione attraverso investimenti significativi. Il “Big
Fund”, ad esempio, è stato lanciato con un investimento di 47,5 miliardi di dollari per potenziare il settore dei
semiconduttori, (DeepSeek, 2025]
La competizione si estende anche alla costruzione delle infrastrutture necessarie per supportare l’IA, in particolare i data
center ad alta intensità energetica. Sia gli Stati Uniti che la Cina stanno cercando di espandere la propria presenza in
questo settore, con investimenti in regioni strategiche come il Medio Oriente e l’Asia. Questa “corsa ai data center”
sottolinea ulteriormente la dimensione globale della rivalità nell’IA.
Le implicazioni geopolitiche di questa competizione sono molteplici. Da un lato, si assiste a un potenziale
disaccoppiamento degli ecosistemi globali dell’IA in due sfere di influenza distinte, una guidata dagli Stati Uniti e l’altra
dalla Cina. Questo potrebbe portare a una riduzione dell’interoperabilità e dello scambio di conoscenze a livello globale.
Dall’altro lato, la competizione potrebbe stimolare un’accelerazione nell’innovazione, con ciascuna parte impegnata a
superare l’altra nello sviluppo di nuove architetture e capacità di IA.
Interazioni Geopolitiche: La rivalità nell’IA ha anche risvolti militari, con entrambi i paesi che vedono l’intelligenza.
artificiale come un un elemento fondamentale per la modernizzazione delle proprie forze armate.
La Cina, in particolare, sta promuovendo una strategia di “fusione militare-civile” per garantire che le innovazioni
tecnologiche, inclusa l’IA, contribuiscano sia allo sviluppo economico che alla sicurezza nazionale.
Applicazioni pratiche e il futuro dell’IA cinese
I progressi compiuti dalla Cina nell’intelligenza artificiale si traducono in una vasta gamma di applicazioni pratiche che
stanno rivoluzionando diversi settori industriali e la vita quotidiana dei cittadini. L’IA non è più un concetto astratto, ma
una tecnologia concretamente impiegata per migliorare l’efficienza, l’innovazione e la competitività.
Settore | Applicazione Esempio |
---|---|
Produzione Industriale | Piattaforma COSMOPlat di Haier, sistemi di ispezione visiva di GAC Honda. |
Automotive e Trasporto Autonomo | Apollo Go di Baidu per ride-hailing autonomi. |
Vendita al Dettaglio | Modello ‘New Retail’ da JD. com e ANTA. |
Sanità | Piattaforma di IA di GE Healthcare e ospedale virtuale della Tsinghua University. |
Servizi Pubblici | Progetto City Brain di Alibaba a Hangzhou. |
Queste applicazioni pratiche dimostrano che la Cina sta non solo investendo nella ricerca e nello sviluppo dell’intelligenza
artificiale, ma sta anche implementando attivamente la tecnologia in vari settori, ottenendo risultati tangibili. L’ampia
adozione dell’IA generativa, come evidenziato dai sondaggi che mostrano un tasso di utilizzo significativamente più alto
in Cina rispetto ad altri paesi, sottolinea ulteriormente questa tendenza.
Riflessioni sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale e il ruolo della Cina
L’intensa attività nel campo dell’intelligenza artificiale in Cina, caratterizzata da investimenti strategici, una rapida
innovazione e un’ampia adozione in diversi settori, ci invita a una riflessione più profonda sul futuro di questa tecnologia
e sul suo impatto a livello globale. Il “momento Sputnik” dell’IA, evocato in seguito all’emergere di modelli cinesi
competitivi, ci ricorda che il progresso tecnologico può avvenire in luoghi inaspettati e con velocità sorprendenti.
Una nozione fondamentale da tenere a mente è quella del machine learning, la base su cui si fonda gran parte
dell’intelligenza artificiale moderna, in particolare quella generativa. Il machine learning è un processo attraverso il quale i
sistemi di intelligenza artificiale apprendono dai dati senza essere esplicitamente programmati, [ISPI, 2025] Maggiore è la
quantità di dati di alta qualità disponibili per l’addestramento, migliori saranno le prestazioni del modello. In questo senso,
l’enorme volume di dati generati in Cina grazie alla sua vasta popolazione e all’elevato grado di digitalizzazione
rappresenta un vantaggio competitivo tangibile.
Spingendoci su un concetto più avanzato, possiamo considerare l’importanza delle architetture dei modelli e delle
strategie di ottimizzazione. L’introduzione da parte di Alibaba di modelli “ibridi” in Qwen3, capaci di bilanciare la
velocità di risposta con la capacità di “ragionare” su problemi complessi, e l’adozione dell’architettura “mixture of
experts” (MoE) per una maggiore efficienza computazionale, dimostrano come la ricerca e lo sviluppo stiano evolvendo
rapidamente, [DeepSeek, 2025)
Questa competizione e l’emergere di approcci diversi al di fuori del tradizionale epicentro occidentale ci spingono a
interrogarci sul futuro dell’innovazione e sulla possibilità di una vera e propria diversificazione nel campo dell’IA. Se da
un lato il rischio di una frammentazione degli ecosistemi e di una ridotta interoperabilità è reale, dall’altro la competizione
può stimolare un’accelerazione nel trovare soluzioni innovative e nel superare gli ostacoli tecnici.
La questione del controllo e della regolamentazione dell’intelligenza artificiale rimane centrale. Mentre la Cina
implementa normative per un uso responsabile dell’IA, le preoccupazioni riguardo la censura e la sorveglianza rimangono.
Questa dicotomia pone sfide etiche e sociali significative per il futuro globale dell’IA. La speranza è che, nonostante la
forte competizione geopolitica, si possano trovare spazi di collaborazione internazionale, specialmente su temi che
riguardano il bene pubblico e la sicurezza globale.
Vivere in questi “tempi interessanti”, per citare una frase che sembra attagliarsi perfettamente a questa fase di rapida
evoluzione dell’IA, ci impone di rimanere vigili, informati e pronti ad adattarci a un futuro che, grazie all’intelligenza
artificiale e alla sua corsa globale, si preannuncia sempre più dinamico e imprevedibile.
- Piano cinese 'Next Generation AI Development Plan' del 2017 in formato PDF.
- I principi cinesi per la governance dell'IA di nuova generazione.
- Posizione ufficiale della Cina sull'etica dell'IA, sicurezza e controllo.
- Analisi delle politiche cinesi che influenzeranno l'industria nel 2025.
- Analisi ISPI sulle prospettive economiche cinesi, con previsioni di crescita per il 2025.