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- gemma 3 introduce funzionalità multimodali, gestendo fino a 128.000 token in una sessione, potenziando l'analisi e la comprensione di testi estesi.
- il supporto linguistico di gemma 3 è stato esteso a oltre 140 idiomi, grazie a un nuovo tokenizer derivato da quello di gemini 2.0.
- gemini robotics e gemini robotics-er, basati sull'architettura di gemini 2.0, consentono di controllare i robot tramite comandi in linguaggio naturale, collaborando con aziende come apptronik e boston dynamics.
Google sta ridefinendo i confini dell’intelligenza artificiale con una <a class="crl" target="_blank" rel="nofollow" href="https://blog.google/intl/it-it/inizia-una-nuova-era-di-annunci-ai-powered-con-google/”>serie di annunci che promettono di rivoluzionare sia il mondo dello sviluppo software che quello della robotica. Al centro di questa trasformazione troviamo Gemma 3, l’ultima iterazione del modello linguistico open-source di Google DeepMind, e una nuova generazione di modelli IA progettati specificamente per il controllo dei robot.
Gemma 3: Un Nuovo Standard per i Modelli Linguistici
Gemma 3 costituisce un progresso notevole rispetto alle versioni precedenti, introducendo funzionalità multimodali, una superiore abilità nella gestione del contesto e un supporto linguistico più esteso. Proposto in quattro grandezze, con una quantità di parametri variabile da un miliardo a ventisette miliardi, Gemma 3 fornisce una flessibilità senza precedenti agli sviluppatori. In particolare, la versione da un miliardo di parametri apre nuove strade per l’implementazione di modelli IA su dispositivi dalle risorse limitate.
La vera innovazione di Gemma 3 si concretizza nella sua abilità di processare non soltanto testo, ma anche immagini e brevi video. Sfruttando l’encoder SigLIP, il modello è capace di analizzare materiale visivo, identificare elementi, fornire risposte a domande basate sul contenuto di ciò che osserva, e persino decifrare il testo incluso nelle immagini. Tale multimodalità inaugura nuove prospettive per l’utilizzo dell’IA in ambiti come la visione artificiale, l’analisi di contenuti multimediali e l’interazione uomo-macchina.
Un aspetto di primaria importanza di Gemma 3 è la sua capacità di gestire contesti più ampi, fino a 128.000 token in una singola sessione. *Ciò implica che il modello è in grado di preservare la coerenza attraverso testi più estesi, potenziando le sue capacità di analisi e comprensione durante scambi comunicativi prolungati o all’interno di documenti complessi. Il supporto linguistico è stato esteso a oltre 140 idiomi, grazie all’implementazione di un nuovo tokenizer derivato da quello di Gemini 2.0.

IA per la Robotica: Un Nuovo Paradigma
Parallelamente all’evoluzione di Gemma 3, Google sta investendo nello sviluppo di modelli IA specificamente progettati per la robotica. Gemini Robotics e Gemini Robotics-ER rappresentano un cambio di paradigma nel modo in cui i robot vengono programmati e controllati. Questi modelli, basati sull’architettura di Gemini 2.0, sono in grado di comprendere comandi formulati nel linguaggio colloquiale, monitorare l’ambiente circostante e adattare le proprie azioni di conseguenza.
Gemini Robotics è un modello avanzato di visione-linguaggio-azione che consente di controllare direttamente i robot. Piuttosto, Gemini Robotics-ER è un modello che elabora il linguaggio visivo con una spiccata abilità di comprensione dello spazio. La collaborazione con aziende come Apptronik, Agile Robots, Agility Robots, Boston Dynamics e Enchanted Tools testimonia l’impegno di Google nel portare questa tecnologia nel mondo reale.
Una delle caratteristiche più interessanti di questi modelli è la loro capacità di valutare la sicurezza delle proprie azioni. Google afferma che i modelli Gemini Robotics comprendono “se una potenziale azione è sicura o meno da eseguire in un determinato contesto e generare risposte appropriate”. Per supportare la ricerca in questo campo, Google ha rilasciato il set di dati Asimov, che “aiuterà i ricercatori a misurare rigorosamente le implicazioni sulla sicurezza delle azioni robotiche negli scenari del mondo reale”.
Sicurezza e Accessibilità: Pilastri della Strategia di Google
Google sembra aver posto la sicurezza e l’accessibilità al centro della sua strategia di sviluppo dell’IA. Gemma 3 è stato sviluppato con rigorosi protocolli di sicurezza e integra ShieldGemma 2, un sistema di controllo per identificare contenuti pericolosi, sessualmente espliciti o violenti. Le versioni quantizzate di Gemma 3 riducono il consumo di memoria, consentendo al modello di essere eseguito anche su hardware meno potenti.
La compatibilità con framework open-source come Hugging Face, Ollama e JAX facilita l’integrazione di Gemma 3 nei progetti degli sviluppatori. I più curiosi e desiderosi di sperimentare possono testare Gemma 3 27B tramite Google AI Studio.
Verso un Futuro di Intelligenza Artificiale Diffusa e Responsabile
L’annuncio di Gemma 3 e dei modelli IA per la robotica segna un momento cruciale nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Google sta democratizzando l’accesso a modelli linguistici avanzati e aprendo nuove frontiere per l’applicazione dell’IA nel mondo reale. La multimodalità di Gemma 3, la capacità di comprensione del linguaggio naturale dei modelli per la robotica e l’attenzione alla sicurezza e all’accessibilità promettono di trasformare il modo in cui interagiamo con la tecnologia.
Riflessioni Finali: L’IA tra Potenziale e Responsabilità
L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più pervasiva nella nostra vita quotidiana, e le innovazioni presentate da Google ne sono una chiara testimonianza. Ma cosa significa tutto questo per il futuro?
Una nozione base di intelligenza artificiale che si applica perfettamente a questo contesto è il transfer learning. In sostanza, si tratta della capacità di un modello addestrato su un determinato compito di applicare le proprie conoscenze a un compito diverso ma correlato. Nel caso di Gemma 3, ad esempio, le conoscenze acquisite durante l’addestramento su un vasto corpus di testo possono essere trasferite all’analisi di immagini e video.
Un concetto più avanzato è quello del reinforcement learning, una tecnica di addestramento in cui un agente (in questo caso, un modello IA) impara a prendere decisioni in un ambiente per massimizzare una ricompensa. Questa tecnica è stata utilizzata per migliorare le capacità di problem solving e coding di Gemma 3, consentendogli di apprendere attraverso l’interazione con l’ambiente e il feedback ricevuto.
Queste tecnologie offrono un potenziale enorme per migliorare la nostra vita, automatizzare compiti ripetitivi e risolvere problemi complessi. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide etiche e sociali che derivano dalla diffusione dell’IA. Come possiamo garantire che l’IA sia utilizzata in modo responsabile e che i suoi benefici siano distribuiti equamente? Come possiamo proteggere la nostra privacy e la nostra sicurezza in un mondo sempre più automatizzato?
Queste sono domande che dobbiamo porci oggi, mentre l’IA continua a evolversi e a trasformare il nostro mondo. La risposta non è semplice, ma è essenziale per garantire un futuro in cui l’intelligenza artificiale sia una forza positiva per l’umanità.